“Può essere un’astronave”: primo vero contatto con gli alieni, la rivelazione scioccante degli scienziati americani

Pubblicato il giorno

da Fabio Meneghella

nella categoria: News

Alcuni scienziati americani hanno affermato che potrebbe essere avvenuto il primo vero contatto con gli alieni, grazie ad un’astronave.

La ricerca di vita intelligente nel Sistema Solare e anche negli altri sistemi stellari ha sempre avuto la priorità nelle missioni spaziali. Infatti, sono stati inviati nello Spazio tantissime sonde, rover e potenti telescopi per studiare l’intero Universo. Fino a qualche decennio fa, la maggior parte degli astronomi, credeva che nel cosmo ci fossero pochi pianeti e che il pianeta Terra fosse solo un’eccezione.

primo vero contatto con gli alieni
Primo vero contatto con gli alieni – machedavvero.it

Oggi, invece, grazie ai potenti telescopi sono stati scoperti oltre 5.000 pianeti sparsi nei vari sistemi stellari, alcuni dei quali si trovano nella zona abitabile, cioè in un’orbita che consente al pianeta di mantenere l’acqua allo stato liquido e, di conseguenza, di supportare un’ipotetica vita.

Il primo vero contatto con gli alieni

Recentemente gli Stati Uniti hanno deciso di diffondere la verità sugli UFO, perciò si stanno svolgendo una serie di interrogatori presso il Congresso americano, con l’obiettivo di prelevare tutte le dichiarazioni dei testimoni e anche tutte le varie prove sugli avvistamenti. Dopodiché, una serie di esperti altamente selezionati valuterà l’intero materiale raccolto, e deciderà quali potrebbero essere stati effettivamente degli incontri alieni. Tuttavia, uno degli ultimi testimoni ascoltati ha dichiarato che sul territorio degli Stati Uniti è presente una vera astronave aliena. E non solo: un ex ufficiale dell’intelligence ha detto anche che sono stati trovati addirittura dei resti biologici, non appartenenti agli esseri umani o ad altri esseri terrestri.

primo vero contatto con gli alieni
Meteorite precipitato sulla Terra – machedavvero.it

Inoltre, secondo il professore dell’Università di Harvard, Avi Loeab, le prove dell’esistenza degli extraterrestri potrebbero giungere in circa un mese. Tuttavia, il dibattito sugli avvistamenti degli UFO ha conosciuto una nuova espansione nel 2014, quando un piccolo corpo infuocato ha acceso i cieli dell’Oceano Pacifico, precisamente nei pressi della Papua Nuova Guinea. In quella circostanza, il professore Avi Loeab e il suo team, hanno cominciato a studiare questo fenomeno e a raccogliere anche alcuni frammenti dell’oggetto infuocato caduto sulla Terra.

Successivamente, è giunta la prova definitiva che si trattava di un meteorite interstellare, cioè proveniente da un altro sistema stellare. Inoltre, tra i frammenti recuperati e analizzati è fuoriuscito un materiale metallico, che ha subito acceso le speranze degli scienziati. Ciò che sorprende di più è il fatto che sia un metallo sconosciuto, mai visto prima. Perciò, il professore Loeab ha cominciato a pensare ad una lega di metallo con la quale gli alieni costruiscono le loro astronavi. In più, questo metallo sconosciuto è il materiale più resistente mai trovato, tra i meteoriti precipitati sulla Terra.

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