Peti troppo puzzolenti? Attenzione: possono essere un grosso campanello d’allarme

Pubblicato il giorno

da Caterina Fagiani

nella categoria: Lifestyle

Ti sei accorto che i tuoi peti sono molto puzzolenti? Fai molta attenzione, perché potrebbero essere il sintomo di un disturbo.

Se ti sei accorto che i tuoi peti hanno un odore molto più forte e fastidioso del solito, dovresti fare molta attenzione e andare dal medico. Questo fenomeno potrebbe essere il segnale d’allarme che ti avverte di un possibile disturbo. Nonostante emettere aria sia fisiologico, quando ci si sente troppo gonfi, con una produzione di gas esagerata e accompagnata da una dolorosa distensione addominale, c’è da preoccuparsi un po’ di più, perché non è nella norma.

Fare dei peti con un cattivo odore è il sintomo della flatulenza
Se fai dei peti che hanno un cattivo odore, potrebbero essere il sintomo di un disturbo – machedavvero.it

Solo alcune persone riescono a controllare lo sfintere, come Joseph Pujol, che durante l’era della Belle Epoque parigina, intratteneva il pubblico a suon di peti, con tanto di musica. Quest’uomo veniva chiamato il Petomane. Oltre a lui e altre poche persone, nessun altro riesce a controllarlo, perciò quando si ha moltissimo gas nell’organismo, il bisogno di espellerlo diventa fondamentale, tuttavia è anticipato da forti mal di pancia. Si tratta di una condizione fastidiosa, chiamata flatulenza.

Flatulenza: che cos’è, quali sono i sintomi e c’è rimedio?

La flatulenza, come abbiamo spiegato, è una condizione in cui si presenta un’eccessiva sintesi di gas a livello gastrointestinale, i quali vengono espulsi dal retto, in peti da un forte odore. Le cause possono essere molteplici, come l’aerofagia, un’eccessiva fermentazione batterica, stress e diverse patologie. Ma cerchiamo di capire meglio gli elementi scatenanti della flatulenza.

Fare dei peti con un cattivo odore è il sintomo della flatulenza
Che cos’è la flatulenza? – machedavvero.it

L’aerofagia è data dall’eccessiva deglutizione di aria, che può avere o un origine patologica, trattandosi di reflusso gastroesofageo, ernia iatale, ulcera peptica, angina pectoris o dispepsia. Altrimenti può basarsi su cattive abitudini, come quella del fumo o un ingerimento di alimenti o bevande gassate in modo veloce. L’eccessiva fermentazione batterica, invece, è legata al consumo di cibi contenenti oligosaccaridi in grande quantità. Non ingeriti nel modo giusto, questi alimenti arrivano nel colon e sintetizzano prodotti di rifiuto gassoso. Anche un’alimentazione ricca di fibre, come la crusca, può causare flatulenza o tensione addominale.

La flatulenza può essere data anche da patologie come la gastrite, ulcera peptica, ernia iatale, colite, sindrome del colon irritabile, sindrome da contaminazione batterica dell’intestino tenue e allergie alimentari, ma anche disturbi dell’emotività tra cui stress, ansia e depressione.

Tuttavia, la flatulenza è legata al regime alimentare, più che a gravi patologie, infatti, le indagini diagnostiche risultano inutili. È una condizione che svanisce con il tempo, attraverso un orientamento dietetico alimentare differente da quello che si seguiva in precedenza.

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