Arriva il Reddito di Cittadinanza Europeo: INPS spiega come funziona e garantisce serenità a tutti

Pubblicato il giorno

da Samanta Airoldi

nella categoria: News

Arriva il Reddito di cittadinanza europeo, a lanciare la proposta è stato l’istituto di previdenza sociale. Ecco come funzionerà.

Via un Reddito e avanti un altro. La proposta è arrivata da Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps. In questo articolo vi spieghiamo come funzionerà il Reddito di cittadinanza europeo.

Reddito di cittadinanza europeo
Arriva il Reddito di cittadinanza europeo/ Machedavvero.it

Il Governo di Giorgia Meloni- come promesso agli elettori durante la campagna elettorale- ha eliminato il Reddito di cittadinanza. La misura nata nel 2019 su spinta del Movimento cinque Stelle non ha prodotto i risultati sperati: non ha creato nuova occupazione ma ha offerto, purtroppo, un terreno fertile su cui costruire truffe ai danni dell’erario statale.

L’Esecutivo, tuttavia, consapevole della situazione di crisi che connota il nostro Paese, ha introdotto due nuovi sussidi per supportare i nuclei familiari più bisognosi: l’assegno di inclusione e il Supporto formazione e lavoro. Per l’Inps però non è sufficiente. L’ex presidente dell’istituto nazionale di previdenza sociale,  Pasquale Tridico, oggi docente presso l’Università di Roma Tre, ha lanciato la proposta di introdurre un Reddito di cittadinanza europeo.

Reddito di cittadinanza europeo: ecco come funzionerà

L’ex presidente dell’Inps ha proposto di introdurre un Reddito di cittadinanza europeo per affrontare eventuali crisi economiche che, in futuro, potrebbero diventare sempre più frequenti e pesanti. Vediamo insieme come dovrebbe funzionare questo nuovo sussidio.

Cos'è il Reddito di cittadinanza europeo
Come funzionerà il Reddito di cittadinanza europeo/ Machedavvero.it

La crisi è crisi per tutti, questo è sicuro. Di fatto, però, a pagare il prezzo più alto sono sempre i più poveri, quelli che da parte non hanno abbastanza risorse per andare avanti. Questo vale tanto a livello microscopico- cioè considerando i singoli – quanto a livello macroscopico, cioè considerando gli Stati. Da qui l’idea di istituire un Reddito di cittadinanza europeo volto non ad aiutare direttamente i singoli cittadini ma ad aiutare gli Stati europei economicamente più deboli in caso di crisi.

Pasquale Tridico si è soffermato sulle asimmetrie che ogni crisi amplifica in quanto aumenta la forbice tra Stati ricchi e Stati più poveri. Dunque l’ex presidente dell’Inps ha proposto di creare un fondo unico europeo che poi Bruxelles redistribuirebbe in caso di crisi economiche in base ai bisogni di ciascun Stato membro. Un centralismo estremo, per certi versi. Ogni Stato darebbe ciò che può e avrebbe indietro in base ai suoi bisogni in caso di crisi.

E da dove deriverebbero le risorse per creare questo fondo europeo? Tassando le aziende. Meccanismo che è stato progressivamente abbandonato negli anni per attirare capitali esteri ma che Tridico vorrebbe riportare in vita. Dagli anni ’90 ad oggi l’Europa ha progressivamente abbassando la tassazione alle aziende. L’Italia è passata dal 50% all’attuale 24% ma in alcuni paesi europei la tassazione è di poco superiore allo 0%. Questo ha fatto sì che molti imprenditori che avevano spostato il capitale a Panama siano tornati. Ma ora Tridico vorrebbe che L’Europa imponesse a tutti gli Stati membri di tassare le aziende almeno al 23% per creare il Reddito di cittadinanza europeo. Si può facilmente prevedere cosa accadrà: le aziende torneranno a Panama!

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