Otite da piscina, che differenza c’è con quella solita dell’inverno: come capire di quale si tratta

Pubblicato il giorno

da Anna Di Donato

nella categoria: Lifestyle

L’otite da piscina può essere diversa da quella che si prende in inverno. Ecco quali sono le differenze più marcate

L’estate è da poco terminata ma come ogni anno, tra mare e piscina, è stato un periodo di divertimento per moltissime persone.

Otite da piscina: che differenza c'è con l'otite invernale
Otite da piscina: che differenza c’è con l’otite invernale-machedavvero.it

L’acqua è forse uno degli elementi più rigeneranti esistenti al mondo, perché non è solo di importanza per il nostro fisico a livello interno, ovvero per idratarci, ma è fondamentale anche per sentirsi meglio. Quando ci si tuffa in mare oppure in piscina, si avverte sempre quella sensazione unica di nuovo vigore, nuova vitalità, nuova linfa. È come se ci si tuffasse e poi si uscisse dall’acqua del tutto rigenerati. Una sensazione davvero meravigliosa, che ogni estate abbiamo la fortuna di poter vivere, ogni volta che ci rechiamo al mare o in piscina.

Non pensiamo mai a quanto siamo fortunati a disporre di questi strumenti naturali per il nostro benessere, per questo è anche importante averne massima cura, in modo che non si trasformino in fonti di germi e batteri. D’estate, come accade anche in inverno, si può contrarre una qualche forma di otite, recandosi al mare o in piscina. Ma che differenza c’è con l’otite invernale? Scopriamolo insieme.

Otite da piscina e otite invernale: le differenze

In molti si sono chiesti quale sia la differenza tra l’otite che si contrae durante il periodo invernale, e quella che invece si contrae in piscina.

Otite da piscina: in cosa si distingue da quella invernale
Otite da piscina: in cosa si distingue da quella invernale-machedavvero.it

In primis, c’è da dire che il tipo di otite che capita di contrarre in inverno è, per così dire, un’otite media, che interessa principalmente la zona interna rispetto al timpano. Invece, le otiti che si contraggono in piscina, oppure anche in mare se è piuttosto sporco, interessano la parte esterna del condotto uditivo. Si provoca, dunque, un’infezione all’esterno del condotto uditivo, tant’è che potrebbe anche essere considerata una sorta di malattia della pelle rispetto a un disturbo dell’orecchio.

Il problema però, è che l’infezione è localizzata in un punto in cui il gonfiore causato dall’infiammazione è terribilmente doloroso. Si intuisce subito di avere un’otite da piscina, perché vi basta premere leggermente o muovere l’orecchio. Inoltre, un’ulteriore differenza è che l’otite invernale si cura con antibiotico per via orale, mentre l’otite da piscina prevede una terapia composta da antibiotico e cortisone, in gocce auricolari.

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