I fan di Robin Hood hanno ricevuto una bruttissima notizia. L’addio è stato veramente devastante. Ecco perché.
La figura di Robin Hood è sempre stata citata in tanti ambiti oltre a quello dello spettacolo. Il leggendario eroe popolare ha oltrepassato i secoli. Ma ora chi non c’è più? Ecco tutti i dettagli su quanto accaduto.
Di Robin Hood ce ne sono tanti, la sua saga ha avuto diverse varianti, tra cui figura anche la versione animata della Disney risalente al 1973. Tra omaggi, pellicole e tour nella foresta di Sherwood il suo personaggio è risultato essere piuttosto redditizio. Ma a chi bisogna dire addio?
Robin Hood: in tanti piangono amare lacrime
Nel mondo ci sono tanti fan dell’eroe che ruba ai ricchi per dare ai poveri e dal Regno Unito questa figura è migrata in altri Paesi, conquistando letteratura, cinema e televisione.
Una delle pellicole più famose a lui dedicate è quella con protagonista Kevin Costner: Robin Hood- Principe dei ladri risalente al 1991. Oltre al divo de Gli intoccabili, facevano parte del cast anche Morgan Freeman e il compianto Alan Rickman. C’era però anche un “attore” muto che ha lasciato la sua impronta indelebile nella pellicola: il Sycamore Gap Tree. Si trattava, bisogna purtroppo parlarne al passato, di un acero di quasi 200 anni che era situato nella regione della Northumbria. Questo albero era una vera celebrità. Innanzitutto era comparso nel sopracitato film. La scena a cui faceva da sfondo era quella di un momento del ritorno del protagonista insieme al suo nuovo amico Azeem, interpretato da Freeeman. L’albero era cresciuto in una posizione obiettivamente molto scenografica lungo il vallo di Adriano, vicino al villaggio di Once Brewed ed era una vera icona del luogo.
Purtroppo la fama non gli ha garantito l’immunità dal vandalismo di un sedicenne che è già stato individuato e arrestato dalle forze di polizia che poi l’ha rilasciato dietro cauzione. Anche un uomo di 60 anni è stato coinvolto. Il Sycamore Gap Tree “non c’è più”, è stato abbattuto senza pietà il 28 settembre scorso. Dopo una breve indagine sono stati individuati i responsabili, ma il danno è incalcolabile. Non appena la notizia ha iniziato a circolare sui social in tantissimi hanno commentato indignati per l’incomprensibile gesto. Il National Trust che gestisce il sito si è detto addirittura sopraffatto dalle migliaia di messaggi che sono giunti da tutto il mondo piangendo la perdita di quello che nel 2016 era stato eletto Albero dell’anno ed era adorato da tantissimi fotografi. Il caso ha messo in luce una volta di più come la natura sia qualcosa di fragile che va preservato affinché non accadano più fatti simili.