I costi dell’impianto di riscaldamento a biomassa o meglio di una stufa a pellet: come ottenere un risparmio da questa soluzione.
Gli impianti di riscaldamento a biomasse, e soprattutto nella versione più facilmente gestibile della stufa a pellet, hanno riscosso e tuttora riscuotono un largo seguito tra i consumatori. I costi dei materiali da combustione hanno subito certamente dei rincari, soprattutto durante la passata crisi energetica legata all’aumento del prezzo del gas, ma restano abbastanza concorrenziali rispetto altre fonti di calore.
Inoltre la combustione del pellet, ricordiamo è un materiale derivante dalla lavorazione del legname di varie essenze, può avere un minore impatto ambientale, purché le stufe siano di costruzione recente e il combustibile certificato e garantito. Vi è tuttavia un aspetto a volte poco considerato per gli impianti a pellet: il consumo di elettricità connesso al loro funzionamento e non è da sottovalutare.
Costi della stufa a pellet, conviene davvero?
Come accennato, la gestione di una stufa a pellet è certamente meno impegnativa di una a legna di tipo tradizionale, gli ambienti domestici restano più puliti e l’impianto ha bisogno di un minor controllo nel funzionamento. Tuttavia non si può sottostimare il consumo elettrico.
Durante la fase di accensione, la stufa a pellet ha bisogno di diversi minuti per l’attivazione completa, in questo lasso di tempo consuma circa 6 centesimi l’ora di elettricità. Il motore di ventilazione da accendere per favorire l’espansione dell’aria calda negli ambienti domestici consuma circa 10 centesimi l’ora nei modelli più aggiornati, mentre i costi sono maggiori per le stufe più vecchie, arrivando addirittura al triplo.
Questi costi vanno tenuti a mente per verificare il consumo effettivo dell’impianto a pellet. Un utilizzo continuo dell’impianto durante la giornata determina certamente dei consumi elettrici maggiori che incidono sulla bolletta mensile e vanno ad aggiungersi sul costo complessivo per il riscaldamento della casa. Per questo le soluzioni per risparmiare riguardano tanto le modalità d’uso della stufa, quanto la sua manutenzione.
Innanzitutto l’accensione dell’impianto nelle ore in cui è più importante il riscaldamento, quelle del primo mattino e in quelle serali. Il giusto posizionamento della stufa nell’ambiente domestico, in modo che possa diffondere al meglio il calore, la regolazione adeguata della ventilazione, con l’impostazione di parametri adeguati per non sforzare la stufa più del necessario.
Anche la temperatura deve essere regolata con attenzione, facendo in modo di non abbassare eccessivamente quell’ambiente circostante. Infine la scelta del combustibile giusto che deve essere di buona qualità, per risultati migliori in termini di resa calorifica che permette un’accensione più breve della stufa stessa.