Buoni fruttiferi postali: 9 tipologie con rendimenti pazzeschi, le buone ragioni per investire

Pubblicato il giorno

da Claudia Savanelli

nella categoria: News

Quando si parla di risparmio si pensa sempre ai buoni fruttiferi postali: da sempre amati dalle famiglie italiane.

Ormai è noto a tutti che non è saggio lasciare troppi risparmi sul conto corrente. Il denaro perderà il potere d’acquisto e sarà consumato a causa dell’inflazione che continua a crescere.

Motivi per investire in buoni postali
Buoni postali: i preferiti dagli italiani (machedavvero.it)

Tante sono le forme di investimento o di risparmio che gli italiani possono sottoscrivere per proteggere il proprio denaro. Tra questi ci sono anche i buoni fruttiferi postali (BFP) anche se il guadagno non è elevato.

Buoni fruttiferi postali: perché investire in questo strumento

Sul sito poste.it ci sono 9 tipologie di buoni postali con scadenze e tassi di rendimenti lordi a scadenza diversi. Cassa depositi e prestiti (CDP) ha alzato i tassi di recente, il 25 ottobre facendoli diventare un po’ più appetibili agli investitori.

Investire in buoni postali
Le ragioni per investire sui buoni fruttiferi postali (machedavvero.it)

Investire in buoni fruttiferi postali vuol dire scegliere uno strumento che è destinato al risparmio. Quindi, alla scadenza non ci saranno grossi guadagni ma il capitale sarà preservato. Infatti, una delle regole per chi si approccia al mondo degli investimenti è sapere che rischio e rendimenti sono direttamente proporzionali: se aumenta il primo, aumenterà anche il secondo.

È importante sapere che i buoni postali non sono influenzati dalle oscillazioni del mercato finanziario e per questo sono sicuri e garantiti dallo Stato italiano. Infatti, il titolare ha diritto al rimborso del capitale e degli interessi maturati entro dieci anni dalla data di scadenza. Si può dire che l’unico rischio è la prescrizione perché una volta prescritti i buoni postali non potranno più essere riscossi. Solo i buoni dematerializzati non presentano tale rischio: alla scadenza capitale e interessi saranno versati direttamente sul conto corrente BancoPosta o sul Libretto di risparmio postale.

Altre buone ragioni per investire in buoni postali sono: la facilità e la semplicità della gestione, l’assenza di spese di sottoscrizione e di rimborso, la tassazione agevolata del 12,50%.

Per conoscere quanto varrà un buono postale alla scadenza basterà accedere al sito di Poste Italiane e utilizzare il simulatore online presente nella sezione dedicata al Risparmio e Investimenti. A questo punto inserendo l’importo da sottoscrivere e la durata del buono si può conoscere il suo valore.

Per esempio, se volessimo investire 5000 euro ecco i valori di rimborso netto a scadenza dei buoni in base alla durata 4, 6, 12 e 20 anni:

  • 5.549,10 euro con il Buono 4 anni Plus;
  • 5.848,98 euro con il Buono 3×2;
  • 7.046,83 euro con il Buono 3×4;
  • 9.327,22 euro con il Buono ordinario.
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