Legge 104 e tredicesima: penalizzazione sulla busta paga, brutta sorpresa perchè non tutti lo sanno

Pubblicato il giorno

da Valentina Trogu

nella categoria: News

Chiedere i permessi 104 significa assentarsi dal posto di lavoro. I lavoratori avranno dunque una tredicesima più bassa a dicembre?

La Legge 104 tutela i cittadini con handicap fisici, psichici e mentali nonché i caregiver che se ne prendono cura con numerose agevolazioni economiche e assistenziali.

Legge 104, come incide sulla tredicesima
Legge 104, come incide sulla tredicesima (Machedavvero.it)

I permessi di tre giorni al mese consentono la lavoratore di assentarsi dal luogo di lavoro e ricevere ugualmente la retribuzione giornaliera. Possono usufruirne i dipendenti con disabilità e i familiari di soggetti con handicap grave certificato.

Si ha diritto ai permessi per assistere figli disabili, il coniuge, la parte dell’unione civile, il convivente, i familiari entro il secondo grado o entro il terzo se i genitori o il partner sia mancante, deceduto, over 65 o invalido. Dovrà essere stata riconosciuta l’invalidità grave che ha ridotto l’autonomia personale e rende necessaria l’assistenza permanente, continuativa e totale. Non si possono richiedere i permessi se il disabile è ricoverato a tempo pieno presso ospedali o strutture sanitarie a meno che non sia in fin di vita, si debba sottoporre a visite o terapie oppure sia stato espressamente richiesto dai medici.

I giorni di permesso sono computabili sia nella maturazione delle ferie che della quattordicesima/tredicesima. Cosa significa?

La busta paga del lavoratore con Legge 104

I permessi 104 non incidono sulla tredicesima. Secondo la Corte di Cassazione, infatti, i permessi di tre giorni sono computabili alla tredicesima così come alle ferie.

La tredicesima per i titolari di Legge 104
La tredicesima per i titolari di Legge 104 (Machedavvero.it)

La non computabilità vige solamente in caso di congedo straordinario della durata massima di due anni e se i permessi si cumulano con i congedi parentali oppure di malattia del figlio.

Secondo la Corte se si togliesse la computabilità alla tredicesima o alle ferie si spingerebbe il lavoratore a rinunciare all’agevolazione. Di conseguenza, usufruire dei permessi di tre giorni al mese non riduce la tredicesima che, ricordiamo, si calcola sui mesi effettivamente lavorati (minimo 16 giorni in un mese). Stesso discorso per la quattordicesima e le ferie.

Maturano per i permessi mentre non maturano durante la fruizione del congedo straordinario. Il giorno di permesso si può anche attaccare alle ferie, sia nella giornata immediatamente precedente che in quella seguente. Ferie e permessi attaccati possono essere contestati solo se il dipendente che vuole usufruire del permesso subito dopo le ferie non è tornato nella città di residenza del familiare disabile da assistere oppure se il dipendente che prende il permesso prima delle ferie parte verso la destinazione durante il giorno stesso di permesso.

Gestione cookie