L’erede può portare in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi le spese mediche residue del padre o familiare deceduto?
Il dubbio è se la detrazione delle spese sanitarie funziona nello stesso modo delle spese per ristrutturazioni edilizie. Vengono trasferite agli eredi?
Come ogni altro onere o spesa, anche le spese sanitarie danno diritto ad una detrazione d’imposta pari al 19%. La detraibilità riguarda unicamente le spese indicate nell’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi che devono essere corrisposte con pagamenti tracciabili. In contanti è possibile pagare solo medicinali e dispositivi medici nonché le prestazioni sanitarie effettuate presso strutture pubbliche o strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale.
Conservando ricevute e scontrini si potranno detrarre le spese nel modello 730 dell’anno successivo rispetto a quello in cui tali spese sono state sostenute. Nel 2024, ad esempio, si potranno scaricare le spese 2023. La detrazione vale sia per le spese sostenute dal dichiarante sia per quelle dei familiari a carico (entro i 4 mila euro di reddito se under 24 oppure sotto i 2.840,51 euro). Come detto la percentuale è pari al 19% per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro. Significa che la detrazione è pari al 19% della differenza tra la somma spesa interamente e la franchigia di 129,11 euro.
Le spese sanitarie sono detraibili dagli eredi?
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate si legge che tra le spese sanitarie detraibili vi rientrano quelle relative ad una persona deceduta a condizione che siano state sostenute dagli eredi in seguito al decesso.
Non occorre che si tratti di un familiare a carico. Se le spese sono state sostenute da più eredi, allora ognuno di esse potrà beneficiare della detrazione sulla quota di spesa pagata realmente.
Il contribuente (quando in vita) può scegliere di ripartire la detrazione per le spese sanitarie in più anni – fino a quattro – con rate costanti e di pari importo se l’ammontare complessivo annuo supera i 15.493,71 euro. Cosa accade in caso di decesso del contribuente che ha optato per la ripartizione?
Se la morte si verifica prima di aver goduto dell’intera detrazione, l’erede dovrà presentare la dichiarazione dei redditi del de cuius per detrarre in un’unica soluzione le rate residue. I soldi, dunque, si potranno recuperare ma, come detto, con una dichiarazione dei redditi per corto del familiare deceduto. Le rate non sono trasferibili agli eredi, dunque, ma la soluzione per recuperare le spese sanitarie sostenute e per le quali il contribuente ha richiesto la ripartizione fino a quattro rate c’è.