Modello ObisM non disponibile: la pensione è a rischio?

Pubblicato il giorno

da Valentina Trogu

nella categoria: News

Il modello ObisM non è ancora disponibile. I pensionati sono preoccupati, qual è il motivo di questo ritardo?

Ogni anno l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale rilascia ai pensionati il modello ObisM.

Modello Obis-M, perché non è disponibile
Modello Obis-M, perché non è disponibile (Machedavvero.it)

Il modello in questione raccoglie i dati anagrafici dei titolari di un trattamento pensionistico e diverse informazioni come categoria di appartenenza, numero di certificato di pensione, sede INPS di competenza territoriale.

Grazie al documento i pensionati possono conoscere l’importo lordo e netto con rivalutazione annuale della pensione, gli importi lordi della rata di gennaio più la tredicesima, le trattenute fiscali applicate, le detrazioni di imposta, le quote associative, il contributo di solidarietà, eventuali arretrati. Gli interessati ad avere a disposizione il modello ObisM devono inoltrare domanda all’INPS tramite patronato o in autonomia dal portale dell’ente. Basterà essere in possesso delle credenziali digitali ossia SPID, Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi. Al momento nonostante l’invio della richiesta il modello non è stato ricevuto dai richiedenti. Quali sono i motivi di questo ritardo? Occorre preoccuparsi?

Pensioni, dal modello ObisM agli aumenti di dicembre

I pensionati devono stare tranquilli. Se il modello non è ancora stato inviato dall’INPS è solamente perché l’ente sta effettuando aggiornamenti specifici che dovranno poi essere inseriti nel cedolino di dicembre.

La pensione a dicembre, nuovi conteggi
Come cambia la pensione di dicembre (Machedavvero.it)

Una volta terminati i calcoli si potrà visionare il documento e conoscere la somma che si percepirà il prossimo mese. Ci saranno piacevoli sorprese dato che sono previsti aumenti delle pensioni. Dicembre, infatti, è il mese dell’erogazione della tredicesima, la mensilità aggiuntiva corrisposta insieme al trattamento (dal primo dicembre). Chi è in pensione da gennaio 2023 o dagli anni precedenti otterrà, dunque, un importo quasi pari alla pensione ricevuta ogni mese.

Anzi, la cifra sarà più alta perché il Decreto Anticipi ha anticipato il conguaglio legato all’inflazione da gennaio 2024 al 1° dicembre 2023. Parliamo di un +0,8% ossia la differenza tra inflazione 2022 stimata del 7,3% e quella reale dell’8,1%. Il 100% della rivalutazione spetta unicamente ai pensionati con redditi sotto le 4 volte il minimo poi si andrà a scalare fino al 32% (che diventerà 22% nel 2024) per le pensioni dieci volte superiori al minimo.

In più ci sarà l’erogazione del Bonus tredicesima a rendere più alte le pensioni di dicembre. Si tratta di una somma una tantum di 154,94 euro destinato ai pensionati con importo del trattamento minimo annuo entro i 7.327,32 euro. Chi supera questo limite ma rientra nei 7.482,26 euro riceverà un importo parziale.

Una volta terminati tutti questi aggiornamenti, il modello ObisM sarà inviato ai richiedenti.

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