Pensione e lavoro gravoso: i vantaggi spesso sconosciuti che permettono di uscire prima dal lavoro

Pubblicato il giorno

da Antonia Festa

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Gli addetti ai lavori gravosi possono contare su una serie di benefici pensionistici. Vi rientrano tutti i lavoratori del settore sanitario?

I mestieri gravosi sono dei lavori particolarmente difficili e rischiosi da compiere, elencati e disciplinate dalla Legge 232/2016 e dalla Legge 205/2017.

pensione lavoro gravoso per operatori sanitari
I terapisti della riabilitazione sono addetti a lavori gravosi? (machedavvero.it)

Per chi svolge tali attività, sono previste della agevolazioni relative alla pensione anticipata. In particolare, si può accedere alla pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi di età e 30 anni di contribuzione, all’Ape Sociale e a Quota 41.

La maggior parte dei dubbi dei contribuenti riguarda la possibilità che la propria professione rientri nell’elenco dei lavori gravosi. La questione assume particolare rilievo soprattutto per quanto riguarda coloro che appartengono alla categoria socio sanitaria.

Devono, ad esempio, essere considerati addetti a mansioni gravose i terapisti della riabilitazione, anche se non svolgono turni di lavoro notturni o festivi?

Terapisti di riabilitazione: svolgono un mestiere gravoso? Tutti i vantaggi a cui hanno diritto

Tra i lavoratori addetti a mansioni gravose che possono godere degli strumenti di pensione anticipata ci sono anche i dipendenti ospedalieri del settore sanitario, infermieristico e ostetrico, con lavoro suddiviso in turni. La legge non prevede l’obbligo si turni serali o festivi, ma questa è una caratteristica tipica delle professioni sanitarie.

pensione anticipata per terapisti della riabilitazione
Pensione anticipata per addetti alla riabilitazione (machedavvero.it)

Nel caso specifico dei terapisti di riabilitazione, si potrebbe far riferimento ad un’altra categoria, quella degli addetti all’assistenza personale di soggetti non autosufficienti. In ogni caso, possono beneficiare della pensione anticipata.

Attualmente, tale agevolazione è riservata a tali categorie di lavoratori:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione di edifici;
  • conduttori di gru o di macchinari mobili;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti;
  • addetti a professioni sanitarie, infermieristiche ed ostetriche in ospedale, con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di soggetti non autosufficienti;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori di asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento di merci;
  • personale addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici, raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera;
  • dipendenti dell’industria siderurgica di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro a contatto alte temperature;
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

In base a quanto emerge dal testo della Legge di Bilancio 2024, però, dal prossimo anno alcuni lavoratori potrebbero dover rinunciare all’Ape Sociale, perché è stata ridotta la platea di beneficiari. Ad esempio, saranno esclusi gli addetti ad alcune professioni rientranti nei servizi sanitari e sociali e i tecnici della salute.

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