La RITA è un’agevolazione pensionistica, pensata per chi perde il lavoro in età ormai avanzata e ha aderito alla previdenza complementare.
La previdenza complementare è un pilastro che sostiene i rapporti tra i lavoratori e l’Inps stesso. Al contempo l’adesione ad un fondo pensione riserva benefici non di poco conto, ed in primis un futuro ammontare della pensione più alto.
![Anticipo pensionistico RITA](https://www.machedavvero.it/wp-content/uploads/2023/12/RITA-1024x683.jpg)
Ma non solo. Tra le agevolazioni collegate alla pensione integrativa vi è anche la cd. Rendita Integrativa Temporanea Anticipata – RITA, che consente di conseguire un anticipo pensionistico a speciali condizioni.
Vediamo meglio di che si tratta e come funziona.
Che cos’è la RITA e quale finalità ha
La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata è di fatto il versamento periodico, riconosciuto dal fondo pensione prima del raggiungimento dell’età pensionabile – sussistendone i requisiti d’accesso.
La finalità della prestazione denominata RITA è quella di proteggere economicamente l’aderente, in ipotesi di cessazione improvvisa del rapporto di lavoro, nel lasso di tempo tra il momento della richiesta dell’anticipo pensionistico legato alla previdenza complementare e la data di effettivo pensionamento.
Ecco perché la RITA è uno strumento assai utile ai lavoratori che perdono l’occupazione a pochi anni dall’età pensionabile e hanno bisogno, conseguentemente, di supportare le spese quotidiane in un periodo in cui è difficile trovare un nuovo lavoro. Ci riferiamo ad esempio alle persone che hanno superato i 60 di età e non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia.
RITA: i requisiti in breve
L’aderente al fondo pensione può fare richiesta della RITA esclusivamente se in possesso di determinati requisiti, che indichiamo di seguito:
- stato di disoccupazione
- anzianità contributiva di almeno 20 anni nei regimi obbligatori di appartenenza
- l’età per la pensione – e i relativi requisiti – deve essere raggiunta entro i 5 anni posteriori alla cessazione dell’attività lavorativa
- partecipazione ad una forma di previdenza complementare da almeno 5 anni
Eccezionalmente, la RITA permette di anticipare la pensione addirittura di un decennio, e come requisito è imposto all’aderente di essere senza lavoro da almeno 2 anni e di aver aderito alla previdenza integrativa da almeno un quinquennio.
Il funzionamento della RITA
Il meccanismo di attribuzione di detta rendita integrativa è caratterizzato dai seguenti punti chiave:
- può essere determinata sia sulla scorta dell’intero capitale accumulato sia su una frazione di esso
- la quota di capitale richiesta con la RITA, per coprire le necessità economiche quotidiane, è separata dal montante maturato fino a quella data ed è versata secondo rate trimestrali
In concreto cambia che con l’accesso alla RITA, il lavoratore che ha perso l’occupazione avrà sì un ‘paracadute’ per le necessità contingenti – ma al contempo sarà costretto ad intaccare, almeno parzialmente, l’entità della pensione integrativa futura, facendo calare l’ammontare finale.
![Anticipo della pensione](https://www.machedavvero.it/wp-content/uploads/2023/12/Anticipo-pensione-1024x692.jpg)
Il rovescio della medaglia è dunque rappresentato dal fatto che l’attivazione della RITA comporterà una pensione integrativa più bassa.
Ricordiamo infine che la RITA si applica a tutti i lavoratori che abbiano aderito alla previdenza complementare, compresi coloro che lavorano nel settore pubblico.