Il Governo ha deciso di rivoluzionare gli scaglioni IRPEF. La manovra avrà delle importanti conseguenze anche sulle pensioni. Cosa cambierà?
Dal prossimo gennaio, i pensionati riceveranno una prestazione molto più ricca, grazie agli effetti della Riforma fiscale, fortemente voluta dall’Esecutivo.
![aumento pensioni](https://www.machedavvero.it/wp-content/uploads/2023/12/pensionato-felice-con-soldi-machedavvero.it-06122023-1024x683.jpg)
La modifica degli scaglioni IRPEF comporterà, per alcuni pensionati, una riduzione dell’imposta dovuta e, quindi, un incremento degli assegni pensionistici percepiti. Ma non si tratta di un Bonus o di un aumento una tantum.
L’IRPEF è l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, ossia la tassa che va pagata sui redditi prodotti dai lavoratori autonomi, dai lavoratori dipendenti e dai professionisti, relativi ad attività lavorative, a prestazioni pensionistiche e a rendite derivanti da immobili. Per il lavoratore dipendente, l’IRPEF è trattenuta in busta paga dal datore di lavoro, per i pensionati, è trattenuta nei cedolini dall’INPS e i lavoratori autonomi, invece, la pagano in autonomia, in quanto sprovvisti di sostituto d’imposta.
Attualmente, ai fini del versamento dell’IRPEF, i contribuenti sono suddivisi in scaglioni, a seconda del reddito prodotto. In particolare:
- per redditi fino a 15 mila euro, l’aliquota è del 23%;
- per i redditi tar 15 mila e 28 mila euro, l’aliquota è del 25%;
- per i redditi tra 28 mila e 50 mila euro, l’aliquota è del 35%;
- per i redditi superiori a 50 mila euro, l’aliquota è del 43%.
Per effetto della Riforma fiscale, invece, dal 2024, gli scaglioni saranno i seguenti:
- per i redditi fino a 28 mila euro, aliquota del 23%;
- per i redditi tra 28 mila e 50 mila euro, aliquota del 35%;
- per i redditi superiori a 50 mila euro, aliquota del 43%.
In pratica saranno accorpati i primi due scaglioni. Questo comporterà un vantaggio per chi ha pensioni superiori a 15 mila euro.
Determinazione dell’importo IRPEF da versare: esempio di calcolo
Per capire quali saranno i benefici per i pensionati e chi percepirà degli assegni più elevati, è essenziale capire come si calcola l’IRPEF.
![riduzione IRPEF](https://www.machedavvero.it/wp-content/uploads/2023/12/forbice-taglia-banconote-machedavvero.it-06122023-1024x683.jpg)
Ad esempio, su una pensione annua lorda di 55 mila euro, attualmente bisogna pagare un’aliquota del 23% sui primi 15 mila euro, una del 25% sulla quota che va da 15.001 a 28 mila euro, una del 35% sulla parte compresa tra 28.001 e 50 mila euro e, infine, una del 43% sul restante importo. Nel 2024, invece, per i primi 28 mila euro si dovrà versare il 23%, per la quota tra 28.001 e 50 mila euro il 35% e per l’importo eccedente si pagherà il 43%.
In totale, il pensionato verserà 260 euro in meno di IRPEF e, dunque, la trattenuta sulla pensione sarà minore. Tale vantaggio riguarderà tutti gli assegni superiori a 28 mila euro.