Esami del sangue fondamentali per la prevenzione, ma non posso accedere tutti

Pubblicato il giorno

da Stefania Guerra

nella categoria: Lifestyle

Arrivano ottime notizie sul fronte prevenzione, perché grazie a degli esami del sangue si potrà scoprire l’età biologica degli organi.

Conoscere questa condizione risulta molto importante perché permette alle persone di accedere a screening mirati, e dunque a cogliere i segnali delle malattie prima che si aggravino troppo. La prevenzione è attualmente una delle armi migliori ma purtroppo non se ne fa un uso corretto.

esami del sangue quanto costano
La Ricerca va avanti e con dei semplici esami del sangue si allunga la vita – Machedavvero.it

Una recente scoperta, poi, ha fatto luce su una questione correlata di cui si parla troppo poco: il costo della prevenzione stessa, che non tutti i cittadini si possono permettere di sostenere.

La ricerca ha inventato esami del sangue che potrebbero allungare la vita, ma il fattore economico inficia sui potenziali benefici

Molti avranno sentito parlare della differenza tra età anagrafica ed età biologica. Gli scienziati di recente hanno ampliato la ricerca in questo senso e hanno ideato dei test che vanno a scoprire, organo per organo, quali sono quelli più “vecchi” e quindi maggiormente a rischio malattie.

cure e prevenzione più accessibili ai ricchi
I poveri rischiano di vedersi negato il diritto alla cura e alla prevenzione – Machedavvero.it

In sostanza, grazie ai ricercatori, oggi si potrebbe scoprire, con un semplice esame ematico, se uno o più organi del corpo stanno soffrendo e stiano degenerando più di altri. Ad esempio se si sapesse che i reni non sono efficienti al 100% si potrebbero cambiare stili di vita prima che la condizione peggiori, o accedere a terapie tempestivamente per evitare la comparsa di diabete e/o ipertensione.

Lo stesso concetto è applicabile a ogni organo e il team che ha sviluppato questa nuova tipologia di test afferma che soprattutto le persone over 50 ne potrebbero beneficiare per ottenere una vita più lunga e soprattutto in salute.

Ma c’è un “ma”: gli stessi ricercatori ammettono di essere preoccupati che le nuove tecnologie non siano disponibili per tutti. Sebbene infatti i costi dei vari esami diagnostici o degli screening si stiano abbassando, con la crisi economica in atto alcune categorie di persone potrebbero rimanere escluse dalle possibilità di effettuarli.

Questo non è certamente un dato edificante, e sarebbe necessario un maggior impegno da parte delle istituzioni affinché le cure fossero (davvero) garantite a tutti, senza privilegi per nessuno. Una società che lascia indietro parte della popolazione non può dirsi né civile né evoluta e al momento dobbiamo purtroppo constatare che molti Governi investono denaro in progetti “utopistici e ideologici” invece di preoccuparsi del benessere dei propri cittadini.
La speranza è che gli appelli dei ricercatori, che svolgono il loro lavoro per passione, non rimangano inascoltati.
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