Pensioni, è possibile evitare i tagli dell’assegno dal 2024? Le misure possibili

Pubblicato il giorno

da Giovanni Cristiano

nella categoria: News

Dalle pensioni del 2024 è possibile evitare i tagli destinati all’assegno? Ecco nel dettaglio tutte le misure su come ridurre lo “sconto”.

Dal 2024 le pensioni saranno segnate da alcune modifiche che hanno fatto scatenare un certo malcontento nei diretti interessati, a tal punto da ragionare su eventuali misure atte a ridurre i tagli previsti per l’assegno.

Pensioni evitare taglio assegno 2024
Come evitare tagli delle pensioni nel 2024: tutti i cambiamenti da aspettarsi il prossimo anno (machedavvero.it)

A seguito dell’articolo 34 del disegno di legge di Bilancio si sono stabilite delle importanti modifiche in ambito di calcolo delle pensioni decorrenti dal 2024 per i lavoratori pubblici iscritti alle cassa per i dipendenti degli enti locali, dei medici, degli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate e alla cassa del persone degli uffici giudiziari.

Le casse descritte assicurano un assegno più alto dato che le regole prevedono che lo stipendio incida in modo non lineare sul trattamento pensionistico. In sintesi, più si lavora più la percentuale finale si avvicina a quella di altre casse.

Pensioni, come evitare i tagli dell’assegno: la situazione nel 2024

L’Ufficio parlamentare di bilancio, durante l’audizione parlamentare in riferimento al disegno di legge, ha portato in evidenza un esempio inerente ad un lavoratore “misto” che va in pensione con tre anni di contribuzione precedenti il 1996. In questa situazione rientrerà nel calcolo retributivo in cui il primo anno (1993) avrà il 23,9% della retribuzione pensionabile, il secondo anno lo 0,59% e il terzo lo 0,74%.

Lavorare qualche anno in più per ridurre i tagli
Le misure per ridurre i tagli sulle pensioni – (machedavvero.it)

Cone le nuove regole apparse nella Manovra di bilancio ogni anno varrebbe 2,5% che in tre anni diventa il 7,5%. Questo vuole dire che 1.000 euro di retribuzione pensionabile fornisce un assegno di 251 euro con le regole attuali e di 75 euro con le prossime.

Con le nuove regole, gli assegni si ridurranno per i lavoratori che lasceranno il lavoro dopo il 2035, si tratta degli ultimi professionisti che potranno accedere al sistema di calcolo misto. A tal proposito, l’Upd ha spiegato che l’impatto sulle pensioni individuali può essere attutito nel caso in cui i lavoratori posticipassero il pensionamento di uno o due anni. In sintesi, lavorando qualche anno in più si riuscirebbe a contrastare il taglio sancito dalla legge di bilancio.

Il quadro sulle pensioni potrebbe complicarsi nei prossimi anni tramite delle riduzioni che già da ora fanno discutere, basti pensare allo sciopero annunciato dai medici su questa misura. Insomma, lo spartiacque del 1995 segnerà in maniera importante i prossimi pensionati italiani.

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