Ripristino delle prestazioni di invalidità civile è possibile solo in questi casi

Pubblicato il giorno

da Isabella Insolia

nella categoria: News

Il ripristino delle prestazioni di invalidità civile da parte dell’INPS è previsto per legge ma solo in determinati casi: ecco che cosa dice la legge.

La perdita delle prestazioni economiche assistenziali non è impossibile. In queste situazioni ci si ritrova senza l’assegno mensile o la pensione di invalidità per via del superamento dei limiti reddituali. Tuttavia, si può richiedere il ripristino.

Ripristino prestazioni invalidità civile
Ripristinare le prestazioni di invalidità civile – machedavvero.it

In pratica, gli aventi diritto possono riattivare il pagamento della prestazione economica INPS senza però dover ripetere l’intero processo burocratico di verifica sanitaria. È necessario però che la data del verbale non sia prima di due anni rispetto a quella del ripristino. A fornire dei chiarimenti importanti su tutta la procedura è stata l’INPS con il messaggio n. 1487 del 4 aprile 2017.

Il messaggio dell’INPS si divide in tre casi: reiezione della domanda, revoca e sospensione. In tutti e tre i casi, l’INPS ha riscontrato una mancanza dei requisiti soci-economici indispensabile per ottenere la prestazione. Tuttavia, ai fini del ripristino, è importante chiarire la distinzione tra requisiti sanitario e reddituale.

Ripristino prestazioni invalidità civile: come funziona

L’INPS ha spiegato l’importanza di distinguere tra due fasi importanti nel processo di concessione della prestazione di invalidità civile, cecità e sordità. La prima fase è l’accertamento del requisito sanitario che appunto che appunto verifica lo status di invalido, mentre la seconda fase è il requisito economico, ma solo nel caso in cui si verificano i presupposti reddituali richiesti.

Ripristino invalidità civile: come funziona
Requisito sanitario ed economico per invalidità civile – machedavvero.it

Una distinzione che implica che le questioni sanitarie ed economiche devono rimanere separate. In poche parole, il soggetto riconosciuto come invalido civile, il riconoscimento è valido fin quando non si procede alla nuova visita di revisione che ne accerti i miglioramenti o la guarigione.

In merito ai limiti di reddito e diritto alla prestazione bisogna aggiungere che il sussidio viene revocato o sospeso non solo se non viene riconosciuto il 75% di invalidità, ma anche se non viene superato il limite reddituale. Nel caso in cui si rientra di nuovo nei limiti reddituali stabiliti per legge, allora, è possibile chiedere il ripristino della prestazione senza sottoporsi al nuovo accertamento sanitario.

È bene poi specificare che il limite di reddito per l’invalidità civile si basa su diversi fattori, tra cui appunto il proprio reddito personale, quello del coniuge nel caso in cui fosse presente e il numero dei figli a carico. Per avere un’idea generica, il consiglio è quello di sommare tutti i redditi familiari e quindi confrontare i limiti INPS.

Gestione cookie