Assegnazione casa coniugale di proprietà di un coniuge, a chi spetta se non ci sono i figli?

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da Isabella Insolia

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Non tutti conoscono la legge in merito all’assegnazione della casa coniugale di proprietà esclusiva di un solo coniuge quando la coppia non ha figli.

Un’abitazione coniugale è l’immobile dove si svolge l’intera vita del nucleo familiare. La dimora è un ambiente in cui si concentrano gli interessi, affetti e consuetudini di tutti i membri della famiglia.

Casa coniugale senza figli
L’assegnazione della casa familiare senza figli – machedavvero.it

Al di là del titolo di possesso, quando si parla di casa coniugale ci si riferisce sempre a quell’immobile adibito per la convivenza della famiglia senza contare il titolo del possesso. Dunque, è bene sottolineare che non è una abitazione familiare la casa per le vacanze e quindi non sarà oggetto di assegnazione in sede di separazione e divorzio.

In linea di massima, quindi, l’assegnazione della casa coniugale è prevista per legge per le tutela della prole dei minori ma anche dei maggiorenni se non sono economicamente indipendenti. Le cose però cambiano quando la coppia che si separa non ha figli e l’immobile familiare è di proprietà esclusiva di un solo coniuge. In questo caso la legge è chiara.

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Assegnazione casa coniugale: a chi spetta il diritto di abitare se non ci sono figli

L’art 337 sexies stabilisce che la casa familiare risponde all’interesse dei figli con l’obiettivo di garantire loro la continuità del domicilio domestico. In pratica, l’abitazione sarà assegnata al genitore con cui vivono i figli, ovvero al genitore collocatario così che i minori abbiano una costanza.

Casa coniugale: assegnazione senza figli
La legge sull’assegnazione della casa familiare – machedavvero.it

È proprio il genitore collocatario che avrà il diritto di abitarvi, ma questo fino all’indipendenza economica dei figli, altrimenti sarà possibile procedere con la revoca. Il diritto appena enunciato prescinde dalla proprietà della casa, come è facilmente intuibile.

L’assegnazione dell’immobile rappresenta un valore economico che ha una certa influenza nel determinare l’assegno di mantenimento erogata al coniuge che ha redditi non sufficienti per adempiere alle proprie necessità. La normativa, dunque, spiega che nel caso in cui la casa è di proprietà esclusiva di uno dei due coniugi, allora il coniuge che non ha la proprietà deve lasciare la casa.

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Nel caso in cui c’è comproprietà dell’immobile tra i due coniugi che si stanno separanto allora entrambi hanno diritto di abitarvi. È possibile procedere con un accordo tra di loro o a una divisione giudiziale della casa in caso di mancato accordo.

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