Disabilità, nuove regole approvate dal Governo: cosa cambia

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da Giovanni Cristiano

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Il Governo ha approvato due decreti attuativi che introducono nuove regole sulla disabilità: ecco cosa cambia.

L’attuale esecutivo ha approvato due decreti attuativi della legge delega con una nuova definizione di disabilità, procedura di accertamento e linee guida per stabilire i livelli essenziali delle prestazioni.

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Il Governo ha approvato nuove regole sulla disabilità – (Machedavvero.it)

Con le nuove regole presenti nei due decreti legislativi approvati dal Consiglio dei Ministri lo scorso 3 novembre si segnalano misure e integrazioni di quanto previsto dalla Legge 104/1992. Entriamo nei dettagli per vedere le novità di legge, le nuove misure e cosa prevedono nello specifico.

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Novità sulla disabilità: nuova definizione e procedura di accertamento

Il primo provvedimento emerge con norme inerenti alla definizione della condizione di disabilità, all’accertamento multidimensionale di questa condizione e alla realizzazione del progetto di vita personalizzato della persona con handicap.

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Come cambiano definizione e valutazione della disabilità – (Machedavvero.it)

Sulla definizione di disabilità si introduce una visione che non deriva più solo dal parere medico dell’impedimento determinato dalla patologia o dalla malattia ma è intesa quale risultato dell’interazione tra persone con compromissioni e barriere ambientali e comportamentali che impediscono o limitano la partecipazione ai vari settori della vita.

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Sul piano dell’accertamento si prevede una nuova procedura Inps a partire dal 1° gennaio 2026 che unisce gli attuali processi di accertamento della condizione di disabilità, dell’invalidità civile, della sordo-cecità, della cecità civile, degli alunni con disabilità e degli elementi idonei alla definizione della condizione di non autosufficienza. La procedura unificata prevede i seguenti passaggi:

  • Il procedimento si attiva da un certificato medico introduttivo ed è distinto alla successiva valutazione multidimensionale;
  • Dopo la valutazione di base, la persone con disabilità può eseguire richiesta per l’avvio di un procedimento di valutazione multidisciplinare (bio-psico-sociale) effettuata da un’unità in cui sono presenti persone con handicap e figure istituzionali e degli enti assistenziali;
  • Dagli esiti della valutazione base vengono identificati elementi riferiti al contesto sociale in cui la persona vive;
  • In ultima battuta, viene previsto il diritto all’accomodamento ragionevole, un procedimento consistente in modifiche e adattamenti ritenuti necessari per garantire il godimento e l’esercizio dei diritti sociali e civili.

Per il 2025 è prevista una fase sperimentale, con l’applicazione a campione della nuova valutazione finalizzata anche all’aggiornamento delle definizioni, delle modalità di accertamento e dei criteri.

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