Guidare l’auto intestata a un’altra persona: quando non si può fare e cosa si rischia in caso di violazione

Pubblicato il giorno

da Olga Luce

nella categoria: Lifestyle

Guidando l’auto di un’altra persona si possono rischiare multe salate, ma solo in alcuni casi: ecco quali e quando, invece, è possibile.

Capita molto spesso di guidare l’auto di un’altra persona perché la nostra è danneggiata o non è disponibile per un motivo qualsiasi. Nella maggior parte dei casi si tratta di un prestito momentaneo,che serve a far fronte a un’emergenza.

si può guidare l'auto di un'altra persona
In alcuni casi non si può guidare l’auto di un’altra persona – machedavvero.it

Ci sono però casi in cui guidare l’auto di un’altra persona è prassi e, in quel caso, bisogna fare alcune differenze essendo consapevoli di cosa dice la legge e di quello a cui possiamo andare incontro.

Quando è legale guidare l’auto di un altro e quando no?

La prima grande distinzione che bisogna fare è tra il prestito episodico e il prestito continuativo di un’automobile. In pratica è perfettamente legale guidare l’auto di un’altra persona per brevi periodi, per esempio un paio di giorni o una settimana.

In questo caso non è necessario fare alcuna segnalazione alle autorità e,  nel caso in cui si verrà fermati, basterà spiegare che l’auto è stata presa brevemente in prestito dal proprietario e che il proprietario è stato informato della questione. Il problema sorge nel caso in cui si voglia guidare l’auto di un’altra persona per più di 30 giorni di seguito. In quel caso è strettamente necessario annotare il nome del guidatore sulla carta di circolazione dell’auto. In caso in cui quest’annotazione fosse mancante, le forze dell’ordine potrebbero procedere a una multa.

si può guidare l'auto di un'altra persona
La multa per chi guida l’auto di un altro può essere molto salata – machedavvero.it

Questa regola dei 30 giorni non si applica nel caso dell’auto familiare: per la legge è sempre legale guidare l’auto intestata ad un’altra persona a patto che la persona in questione faccia parte dello stesso nucleo familiare del guidatore, per esempio un genitore o un fratello. Questo significa che guidare per più di 30 giorni l’auto di un lontano cugino trasferitosi in un’altra città non è legale perché chiaramente il proprietario dell’auto, per quanto imparentato con l’effettivo guidatore della vettura, non fa parte del suo nucleo familiare.

Questo significa che se una famiglia di quattro persone patentate possiede una sola auto intestata a una di loro, tutti i membri della famiglia hanno pieno diritto di guidare l’automobile familiare senza dover notificare assolutamente nulla alle forze dell’ordine. Nel momento in cui dovessero venire fermati non dovranno fare altro che fornire le proprie generalità e segnalare alle forze dell’ordine a chi è intestata l’automobile. Saranno appunto le forze dell’ordine a risalire ai dati dell’intestatario dell’auto e confermare il grado di parentela.

Se le regole non dovessero essere rispettate, si potrebbe incappare in multe che vanno dai 516,46 ai 2582,28 Euro.

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